Palermo Capitale della Cultura, occasione Cashless

Palermo capitale della cultura 2018 è una grande occasione, non solo per la città ma per la Sicilia e il Mezzogiorno.
La contemporaneità con Manifesta12, una fra le principale biennali di arte contemporanea proietterà il Capoluogo siciliano su scala globale. Non va sottovalutato neanche il contributo dovuto alla decisione dell’Unesco, che nel 2015 ha proclamato il percorso arabo-normanno di Palermo, Monreale e Cefalù Patrimonio dell’Umanità.
Sulla scelta ha certamente influito il significativo aumento del turismo in quell’area nell’ultimo periodo.
E’ il momento, quindi, in particolare per una città come Palermo di raccogliere la sfida e di adeguare i servizi alle grandi mete europee, con interventi pubblico-privati che lascino il segno anche per gli anni a venire. Del resto, proprio questa capacità di programmazione è stata premiata nella scelta del Ministero della Cultura.
Nel 2018 centinaia di migliaia di turisti, provenienti dall’Italia e dall’Europa visiteranno Palermo, e si formeranno un’opinione destinata a propagarsi e quindi ad essere determinante anche per i futuri decenni.
La piattaforma, prevista dal Comune, “Cultura e tempo libero”, accanto al sistema di prenotazioni telematiche per tutti i servizi turistici avranno il compito di rendere davvero di livello europeo questa esperienza.
Dal punto di vista prettamente politico-amministrativo sono due le grandi opportunità che l’amministrazione si trova di fronte: il milione di euro di risorse che la Città otterrà e soprattutto l’esclusione dal patto di stabilità delle spese inerenti all’anno della cultura.
Ci sono due sfide che possono essere raccolte in occasione di questo evento e che potrebbero produrre avanzamenti giganteschi e permanenti: la prima riguarda la connettività in mobilità e nelle strutture turistiche (museali e ricettive), su questo ci sono già alcune intese proprio tra Mibact e Mise.
La seconda sfida riguarda la diffusione di una cultura cashless in una delle più importanti città del Sud. Il pagamento è un servizio: il turista e il cittadino deve poter pagare nel modo preferito e senza costi aggiuntivi l’accesso a ogni servizio, dalla mobilità ai musei, ed è importante far comprendere ad hotel e ristoranti che agevolare i pagamenti elettronici, significa dare vera sostanza all’accoglienza turistica.
Se la Città di Palermo lanciasse una “call” agli operatori privati, a partire da quelli presenti sul territorio, per contribuire al progetto sono certo che in molti si farebbero avanti. Tocca a noi.

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